La fabbrica di scarpe Lucky Shoes al magazzino 26

La fabbrica di scarpe Lucky Shoes spediva mille paia di  scarpe al giorno negli USA
\r\nDa alcune dichiarazioni pubblicate sul New York Times nel 1970 e riportate da Il Piccolo del 20 agosto 2017, da parte di Thomas A McCann presidente dell’impresa calzaturiera Lucky shoes company: \”Nel 1949 aprii la prima fabbrica italiana di calzature per il mercato americano. Da quel m omento la fabbrica di scarpe del Porto Franco, situato  nell’attuale magazzino 26 ha contato più di 250 impiegati.  Si parla di una produzione di circa 1000 paia di scarpe al giorno: ballerine, sandali, sportive.  Quasi la totalità delle calzature veniva esportato negli Usa. Il materiale maggiormente usato fu la rafia, fibra naturale ricavata dalle palme del Madagascar.
\r\nPerchè aprire una fabbrica di scarpe a Trieste che produce per il mercato americano? Albert Saitz, direttore della fabbrica, l’ha spiegato in un intervista del 1951. \” Per questo posto (la sede della fabbrica nel magazzino 26) paghiamo 90 dollari, me3ntre negli Usa spenderemmo circa 2000 dollari per le stesse cose. In più non abbiamo problemi di trasporto poichè siamo già in porto. Ed essendo Porto Franco non c’è bisogno di alcuna licenza\” Anche gli operai locali  e la loro capacità di imparare sono stati positivamente valutati da Saitz: disse che questi capivano in una settimana ciò che agli americani sarebbe servito mesi per imparare. 
\r\n(Dal The High Point Enterprise del 1951 citato da Il Piccolo del 20 agosto 2017